L'alberghetto dista a pochi minuti con il confine dello Stato Vaticano, mi fa una certa impressione essere così vicino, vedere quei monumenti che in questo periodo mi coinvolgono, sia con le storie di Dago che con l'ultimo libro che sto leggendo: Q .

Passeggiare rasente al Vaticano con questo sole mi sento protagonista di eventi immaginari che accaddero 500anni.

Sei sempre bella Roma.

Prendo l'autobus per tornare a casa, si aprono le porte. L'autista mi dice qualcosa ma faccio finta di niente ho le cuffie. mi sembrava un buonasera. Impossibile.
Sento un suono di sottofondo alla musica che sto ascoltando, spengo il k750. Il conducente guida cantando. Sorpresa.
Mi faccio il viaggio ascoltandolo, mi guardo intorno che è sera, tutti i passeggeri pendolari vestiti di nero, non parlano, fuori buio.

E' splendido, l'atmosfera è colorata.
L'autobus si ferma salgono altre persone, lui le saluta.

Giunto il momento di scendere, mi saluta, lo saluto con un "Buonaserata!"

E' così bello quando qualcosa nella vita milanese CAMBIA, anche di poco, ma io mi sento a mio agio in questa atmosfera sorridente.
Dovrebbe essere sempre così e io faccio il possibile che diventi così.

...e con oggi fanno 4 impareggiabili mesi con l'artemia*

...so solo che con la piccina i miei desideri si stanno esaudendo uno dopo l'altro.

Aperitivo freddo per zero2.
L'idea è molto buona: piazzare un concerto nell'enorme cratere che c'è a fianco della fermata Lima, nei passaggi sovrastanti c'è la gente che mangia castagne e beve vino.

Fa freddo, ma i funghi a gas rendono l'ambiente tiepido, oltre stirarmi i capelli come spaghetti.

L'esperiemento è riuscito e chi rimane all'addiaccio è da considerarsi l'eroe della serata.

Minchia (appunto), l'ho provato!
Mi sentivo come quella canzone dei Duran, Barbarella.

Passata la calca dell'inaugurazione, oggi si va a vedere Haring in triennale.

Grazie al buon Valto che ci lascia PASSare gli enormi dipinti iniziano a turbinare coi loro colori.

C'è tanto da vedere sull'evoluzione dell'artista che mi lascia meravigliato. Per non parlare della colonna sonora del DJGuiducci scaricabile dal sito della mostra.

Ma cos'hanno questi omini di tanto straordinario?
La bellezza sta nel loro linguaggio semplice e diretto talvolta delirante, ma che possono essere compresi da tutti, anche i bambini si divertono.

E' una bellezza che ti intenerisce, fa riflettere sopratutto l'ultimo periodo quando Keith sapeva di morire della malattia dal nome corto.

Inoltre l'artista sembra proprio non aver mai abbandonato il suo modo di trasmettere una purezza di cuore inimmaginabile.

Bella mostra, bravo Keith.