070405 TOUR DE FRANCE 2005
TOUR DE FRANCE KRAFTWERK

Parigi questa volta è stata magnifica.

Queste sono le FOTO che dedico al maestro Gordon Willis.

E questa la MUSICA che mi ha accompagnato, l'ho sentita per la prima volta in un DJ set di Kruder. (per connessione veloce)

070405 Viaggio in DUB
TOUR DE FRANCE KRAFTWERK

Partenza alle 7, squadra che vince non si cambia.

Il clima del viaggio lo si vuole di proposito: sarà un viaggio DUB.
Nel caricatore c'è tutta la discografia e i DJ set di Kruder&Dorfmeister e si parte con Rondo Acapricio.

Il tempo è grigio, ma regge abbastanza.

La mia cara Svizzera vuole tormentarci con i suoi limiti di velocità memore dell'incontro sadomaso avuto con la poliziotta un anno fa.

070405 le colline verdi in DUB
TOUR DE FRANCE KRAFTWERK
 

Io adoro guidare in Francia.

Il paesaggio si riduce ai minimi termini: colline e cielo azzurro nuvoloso.

Le autostrade sono semi deserte, dandoti più sicurezza e lasciando che l'attenzione si sciolga con il paesaggio ondulato.

Le colline sono così verdi e spoglie da sembrare irreali e più simili a onde che scorrono nella vista periferica dell'occhio dandoti quel senso di melodia che da immagine va direttamentealla testa.


Intanto DR. Richard racconta le sue musiche.

070405 Paris!
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Ce l'abbiamo fatta, in 8 ore siamo nella capitale francese.
Viaggio perfetto, ormai siamo una macchina che migliora i propri tempi con il passare del tempo.

Parigi ci accoglie con le nuvole che danno spazio ai raggi di luce che riflettono la città lucidata dlla pioggia passata. brillante.

Ognuno si divide dai rispettivi amici, Marie mi sta aspettando nella sua splendida casa alla Bastille.

 
070405 pizza e tarantella
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Alla sera incontro The best guy in Paris: Fabrice.

Finalmente con una vera DONNA, pugliese ovviamente, ci facciamo una pizza di cartone magrebina che però non toglie quel gusto di stare per terra a mangiare con una compagnia calorosa.
Il modo di Fabrice nel nascondersi dietro a un barattolo di feta sott'olio mi fa spaccare dalle risate.

Olè, la serata non finisce e le ragazze pugliesi ci portano alla Jardin des Avelines dove c'è un esibizione di tarantella. ...hai detto TARANTELLA!?

Scendendo le scale del bar sento la fisarmonica che evoca tante colonne sonore francesi (Ameliè?), il suono è diverso, musica tipica del suditalia, ma che si sposa in modo perfetto con l'atmosfera francese, una specie di fusion atipica.

Due ragazze danzano e suonano, accompagnati da strumentisti altrettanto bravi.
E' incantevole e solo ora mi rendo conto di quanto possano essere sensuali dei balli così snobbati dalle mie parti.


Rimango colpito, riesco ad avere un'idea chiara di quello che sarà la donna che starà con me.

080405 Risveglio a casa di Marie
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Io credo che esistano momenti unici come questo: svegliarsi a pochi metri da piazza della Bastille in una stanza viola, sotto c'è una delle brasserie più buone di Parigi e poi salutare Marie e la sua neonata.

E Io ne sono testimone e artefice, talvolta non è solo il caso a portarti in queste situazioni, ma il soffio che si vuole imprimere al proprio destino che ti porta a deviare il tutto in qualcosa di unico.

E' mattina, io mi sveglio nel mio sogno.

 
080405 life and death
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Devo chiudere il cerchio, è da tanto tempo che looppa nella mia vita da quando l'ho incontrato a ottobre in California.
Eccomi trasformato in un pischello.

Sta piovendo, momento perfetto per andare al Le Cimetière du Père-Lachaise.

Una fatica pellegrina per trovare dove stai sepolto, eccoti davanti a me.

É una sensazione di abbandono trovarsi alla fine di qualcuno che ti ha fatto compagnia per così tanto tempo, sento che mi abbandona e con lui quella sensazione mistica che è insita solo nel pronunciare il nome di Jim Morrison.

Il cerchio si è finalmente chiuso.

Grazie Jim.

080405 passeggiata parigina
TOUR DE FRANCE KRAFTWERK

Il tempo da tregua e la pioggia smette, dopo un superkebab passeggiamo per la città.

Angoli nuovi rispetto alla volta precedente, non c'è molta gente in giro rintanata in chissà quale museo.

Non c'è che dire, luoghi comuni, ma Parigi è una città d'arte, spaziosa e si mostra come una bella donna inarrivabile.

C'è una coerenza stilistica che fa vanto di se stessa e la meraviglia che genera si fa attraversare dai miei passi curiosi.

 
080405 edo surprise
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La Bastille è un crogiuolo di localini ben pensati.
Ci infiliamo nel primo che più ci ispira e che ci avvolge con la sua bella musica house.

Aspettiamo Sylvì, ma c'è qualcosa nell'aria, troppo ritardo, è sintomatico solo di una persona, che appare ed entra fiero della suapossibilità di fumare dove si vuole.

Anche Edo è finalmente atterrato a Parigi.

090405 PETER KRUDER il Signore dei Dischi
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Dopo una bella giornata di sole, riprendo le forze tornando presto a casa, questa sera c'è l'evento motore che ci ha portato qui.

Alla Cité de la Musique nel locale Le Trabendo c'è colui che non vedo da un lontano 2002 PETER KRUDER.

Abbandonato dal preziosissimo Gilles Peterson, c'è un bravissimo Rainer Truby che introduce il pubblico un po' moscio.

2 ore di musica che incalza, nel frattempo vado al bar e vengo fulminato dalla visione: Kruder appoggiato al muro che muove la testa ritmicamente. svengo.

Passo l'intera session al suo fianco fino a quando non si mette in cattedra, tutti lo stavano aspettando, ecco che inizia con il suo solito disco di cori gospel.
L'atmosfera paradisiaca si trasforma subito in una cassa a percussione, è lui: un tamarro raffinatissimo. Ci mette il cuore, non riesco a sentire i passaggi tra un disco e l'altro.
Chiudo gli occhi e il suono (acustica perfetta) entra fino a farmi ridere dalla gioia. estasi mistica?

É stato potente.

grazie sylvì per le foto

 
090405 il Sogno della Cité de la Musique
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Sono le 3 di notte, usciti dal Trabendo ci si accorge che lo spazio della Cité de la Musique è immenso, e per immenso voglio dire qualcosa grande come un parco della periferia di Milano.

Ci attira, luci soffuse sparse delicatamente in ogni angolo di questo avveniristico luogo.
Camminiamo sopra a ponticelli ergonomici su fiumi di faretti verdi, l'ippopotamostro ci indica la strada di luci blu che conduce al cuore della citè.

Un enorme sfera cromata è la meta.

Incredibile, suoni irreali mi circondano, non è possibile descrivere altro, la sensazione è veramente onirica, sembra che Jean Michel Jarre sia stato imprigionato al centro del globo.

100405 Arrivederci Paris
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Sveglia mattutina a base di croassaint e l'ultimo saluto alla mia Marie.

Passiamo a ritirare Edo alla Cité internationale universitaire de Paris, salutando Sylvì che prima ci mostra quanto può essere diverso un campus: ogni stato del mondo è rappresentato architettonicamente da un proprio stile, arrivo all'edificio del Giappone e mi commuovo per tutti i ricordi che mi suscita.

Siamo stravolti, ma il viaggio non si fa pesare molto.
Il sole adesso splende sulle ondulate colline verdi, riprende la melodia.

La svizzera immancabilmente mi regala un paesaggio verde con veli bianchi di neve caduta il giorno prima, mi ricorda zoltar.it.

Arrivati.
Nessun intoppo logistico o sfiga dell'ultimo minuto,
è stato il viaggio PERFETTO.

 
That night
TOUR DE FRANCE KRAFTWERK
 

La canzone che mi ha accompagnato per tutto il viaggio.

Something's coming over me
Haven't been the same since that evening
That I put eyes on you
Filled me with life's changing feeling
Now it's all a memory
Where you are, is a mystery
I'd do almost anything
To get back to that night.

I miss you
I wish that you were here, with me
It felt so true
But it only happened that night
Only that night.

Instant chemistry
Something like a spiritual connection
You felt it too
That's why your body came in my direction
Was it all a dream?
Since then your face I haven't seen
I'd do almost anything
To get back to that night.

I miss you
I wish that you were here with me
It felt so true
But it only happened that night
Only that night.

Why do you have to be so far away?
Wish I could be with you every day
Was it real, or was I imagining things?
I'd do anything, anything
To get back to that night.