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 Paladini, ranger e druidi 
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Iscritto il: 24/03/2006, 14:26
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Località: Pavia
Messaggio Paladini, ranger e druidi
Ciao cari...
dopo numerose discussioni coi cari amici (e sottolineo il cari) del forum ufficiale di D&D sono giunto alla conclusione che è bene considerare il paladino come ispirato dalle forze del bene e ranger e druidi ispirati dalla forza di madre natura... quindi direi che il nostro amico paladino può essere senz'altro un devoto di Marva e potremmo, in linea del tutto teorica, lasciare Marva come unica dea del pantheon elfico magari aggiungengo un paio di aree di influenza e un dominio. Così siamo a posto... anche perché è meglio agire di pancia in queste cose e inserire uan divinità delgi elfi paladina sarebbe un po' una forzatura... cosa ne dite?

Baci cari


13/09/2006, 12:24
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Iscritto il: 24/03/2006, 18:09
Messaggi: 52
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Io dico STIBIEL dio della fortuna !!!


19/09/2006, 17:28
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Iscritto il: 27/04/2007, 16:06
Messaggi: 471
Località: Falkovnia (OOC: Milano)
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Considerato che faccio il Paladino, vorrei aggiungere il mio imput.
Il Paladino per quanto mi riguarda è infatti una persona "ispirata dal bene".
Il Paladino rimane però una classe dipendente dal volere della divinità, e in maggior proporzione del chierico.
Infatti, il chierico "scomunicato" dalla propria divinità può avere negato i suoi incantesimi, ma finché la divinità non lo fa sapere in giro, il chierico potrebbe sempre tenere il suo ruolo e grado all'interno della propria chiesa (ruolo di chierico corrotto).
Anzi, molto spesso, una divinità qualsiasi non sta molto a sindacare sui mezzi e azioni usati dal proprio clero, e al limite, quando interviene, lo fa indirettamente (ispirando veri fedeli ad agire in sua vece).
Il Paladino, però, è sotto costante osservazione da parte della divinità. Magari non è un osservazione attiva, magari è solo passiva (nel senso: il paladino fa qualcosa di malvagio ? una piccola lampada si accende sulla scrivania della divinità, avvertendola che appunto un paladino ha fatto qualcosa di sbagliato). Comunque sia, il Paladino fa qualcosa di malvagio = perdita dei poteri, e a volte per sempre.

Il Paladino, poi, non si può proclamare tale, o diventarlo facilmente. Il Paladino in tutto e per tutto è uno "scelto" dalla divinità, o meglio, "investito" da essa.
Il chierico è molto più frequente, e potrebbe diventarlo anche senza troppi sforzi.

Tutto questo per dire che alla fine, non c'è solo un concetto di "bene" a definire il Paladino, ma anche un concetto di "essere legato alla divinità".
E per questo, credo che mentre Marva potrebbe avere diversi Paladini, essendo una Divinità del Bene, non è detto che altre divinità non possano averne.
Anche una divinità neutrale quindi potrebbe avere qualche "eletto" (= paladino). In fondo, i seguaci di tale divinità possono essere di allineamenti diversi, e non è detto (anzi) che le azioni di un seguace LB siano antitetiche al portofoglio della divinità.
È indubbio, ovviamente, che tale divinità avrà sicuramente MENO paladini di una divinità simile ma buona.

Conclusione: direi che alcune divinità, per la loro natura ed allineamento, sono più portate per avere Paladini. Marva potrebbe essere una di esse.
Ma non per questo tutti i Paladini devono appartenere a Marva, se usiamo una certa logicità.

Sacerdotessa Cleori: "Sono una sacerdotessa di Marva..."
Paladino Elemar: "Marva ??? Non conosco."

(spettacolare :lol: )

_________________
Perla di Ahiren:

"Divertente.. potrei riassumere il cambiamento dalle varie edizioni con frasi chiave tipo:
2ed : A discrezione del Master!!
3ed: Aspetta devo controllare il manuale...
4ed: Ma siamo sicuri che SERVA il Master?"


19/06/2007, 10:00
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Iscritto il: 03/07/2006, 23:20
Messaggi: 149
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Volevo sottoporre al nostro buon Paladino questa visione sulla sua classe leggermente diversa: Il Paladino è un campione del bene, ma non scelta da una divinità ben si tutto il pantheon del bene(per ora solo Marva..ma ci lavoreremo su!).
Egli può tranquillamente avere delle preferenze religiose verso un determinato dio o dea(dovuto magari al fatto che prima di diventare un campione consacrato la mamma gli faceva pregare il tale dio prima di dormire..). Anche perchè se facciamo i P. di Marva quelli di Tizio e quelli di Caio mi viene da chiedermi: che differenza c'è tra tra il P. e il Chierico?
intesa come immagine davanti al contadino medio(tipo: Ciao sono un chierico del bene. E il villico: ah sei un paladino..).
Anche perchè il chierico non è Don Camillo è un soldato della divinità(cià l'armatura completa lo spadone lo scudo) con ultra poteri(resuscita i morti evoca i demoni e gli angeli cura le malattie). Cioè se io sono un Dio voglio il chierico come servitore che tra l'altro ha pure il mio stesso allineamento morale non il Paldino che se io sono il dio della guerra(LN) questo per scrupoli morali mi ferma l'attacco alla città degli elfi.
Per concludere Paldino campione del bene e guidato da ideali astratti di tolleranza giustizia amore pietà(UNA NOIA MORTALE!! :evil: )

Fammi saper che ne pensi(tu e tutti gli altri)

_________________
Sconvolto rimase il diavolo quando comprese quanto osceno fosse il bene e vide la virtù nello splendore delle sue forme sinuose.


07/07/2007, 12:10
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Iscritto il: 27/04/2007, 16:06
Messaggi: 471
Località: Falkovnia (OOC: Milano)
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Nello specifico, questa visione cozza un po’ con Elemar stesso, visto che è stato creato come Paladino di una Divinità particolare.
Se però discutiamo in generale, entrambi le visioni “Paladino di UNA divinità†e “Paladino di un Pantheon†sono perseguibili.
La tua visione però ha un problema di fondo, per quanto mi riguarda, però. E sarebbe che se un Paladino deve rispondere delle sue azioni non ad UNA divinità, ma ad un PANTHEON di divinità, allora “quando perde i suoi poteri ?†Quando tutte le divinità del Pantheon del Bene sono d’accordo per fargli perdere i poteri ? Quando una sola avvanza la richiesta ? La maggioranza ?
A livello decisionale, non è proprio efficiente come sistema, e inoltre, richiederebbe che le divinità (nel caso non bastasse un solo voto a sfavore per fargli perdere i poteri) si incontrassero/discutessero sull’argomento ogni “santo†giorno. ;-)
Richiede anche il fatto di un unità d’intenti delle divinità in questione. In generale, però, quest’unità non è da considerare reale (ogni divinità ha i suoi scopi).
Oppure, in alternativa, significa che si, il Paladino è del Pantheon, ma c’è un ULTERIORE entità (magari non una divinità ?) che decide se un Paladino tiene i poteri o meno, evitando quindi questo marasma decisionale.

Su alcuni punti specifici tuoi non mi vedi poi tanto d’accordo : per me un Paladino e un Chierico sono ben diversi. Magari su alcune divinità la differenza non potrebbe essere tanta, se si tratta di una divinità che da ai propri chierici anche la possibilità di portare/usare ogni tipo di arma/armatura, ma non tutte sono in questo caso. Anche nel caso specifico dove chierici/paladini “sembrano†uguali, suppongo che molto spesso si noterà la differenza. Il Paladino per primo luogo sarà un combattente, con uno sguardo verso il popolo. Il Chierico sarà prima di tutto un caster (anche nel caso di un chierico combattente, non lo vedrai entrare in mischia prima di lanciare varie magie), e avrà un ottica molto più centrata sulla propria divinità.
Quello che voglio dire, è che difficilmente vedo un popolano non fare la differenza tra un Paladino ed un Chierico. Poi ci saranno anche le eccezioni, ma non mi preoccuperei più di tanto.
Non sono neanche tanto d’accordo sulla definizione “Chierico = Soldato della Divinità†nel senso militare. Ripeto, alcuni chierici magari si, ma non la maggioranza (almeno che Drakken sia diversa, chiaramente). Se sono un chierico di una fantomatica divinità della Pace o Amore, difficilmente avrò lo spadone e girerò in armatura completa. Qui il discorso si estende oltre il topic, però, e dovrebbe essere affrontato nel Pantheon di Drakken. Per me, Chierico = mortale al servizio della Divinità.

Per quanto riguarda l’incipit sul binomio Paladino / Divinità della Guerra, è infatti calzante. Per questo, nel caso dove Divinità della Guerra = LN, ci saranno pochi (o nessuno) Paladini al suo servizio. Da notare però che essi potrebbero sempre esistere, e la Divinità potrebbe mandare tale Paladino in posti ben precisi (e quindi lontani da “guerre ingiusteâ€). Oppure è possibile che per il dogma del Paladino la Guerra (o almeno parte di essa) sia un fine/mezzo molto nobile.
Mi spiego: è chiaro che le razzie/stupri/uccisioni di innocenti non lo siano, ma il “combattere in se la guerra†potrebbe esserlo (anche per motivi sconosciuti ai non iniziati: magari tutti i morti in battaglia sono destinati ad un futuro ultra terreno molto più importante e lucente ?). Quindi un Paladino di questa fantomatica divinità delle Guerra potrebbe non avere problemi a partecipare ad uno scontro/battaglia. È chiaro che se tale Paladino fosse al commando di un esercito dall’inizio di una guerra alla sua fine, sarebbe molto difficile per lui vincerla (fare una guerra non solo pulita, ma pura, è un impresa in se).

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Perla di Ahiren:

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10/07/2007, 10:44
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