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 La Magia 
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Iscritto il: 24/03/2006, 18:09
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Messaggio La Magia
Questa è una prima versione del documento che sto preparando ...
... oviamente verrĂ  modificato e corretto dopo i vostri suggerimenti ... quindi fatemi sapere che ne pensate ...

La Magia 1.0

Il Racconto di Melnedar

Vuoi sapere dei Maghi? Ebbene ti parlerò di loro.
Un tempo lontano, così lontano che anche gli elfi più anziani faticano a ricordare, i Maghi erano numerosi in Drakken. Godevano di grande prestigio e ammirazione, poiché governavano forze straordinarie e misteriose. Possedevano l’accesso a un linguaggio segreto, capace di evocare terribili incantesimi, ed erano in grado di creare meravigliosi manufatti.
Col passare del tempo il loro potere crebbe, e divennero sempre più influenti. Alcuni divennero così abili da poter influenzare l’esito di una battaglia o addirittura rovesciare le sorti di un’intera guerra. Fu così che i sovrani più ambiziosi iniziarono a contenderseli, e li coprirono d’oro e gioielli per i loro servigi.
La cupidigia e la sete di potere serpeggio tra quelli di loro più disposti a cedere alle lusinghe, e più affamati di potere. Furono i malvagi Re Stregoni dell’Est i primi a dissociarsi dal Conclave dei Grandi Maestri che si era formato per organizzare, controllare e sovrintendere l’operato dei vari ordini e delle diverse scuole che col tempo si erano diffuse in tutti i regni degli uomini. In breve molti Maghi abbandonarono i “Precetti dell’Equilibrio”, il codice che imponeva agli incantatori di rispettare nel loro operato l’equilibrio naturale delle cose e di usare la magia con cautela per mantenerlo sempre stabile.
Quando l’Oscuro Shak Ar Kesh si proclamò signore dell’Est ormai era troppo tardi per ricucire la ferita aperta.
I Maghi fedeli al Conclave si scagliarono contro i Maghi ribelli per arginare l’onda di tumulti che si stava abbattendo su tutti i regni e fu così che ebbe inizio la Guerra dei Maghi. In tutti i Regni gli incantatori si scontrarono tra loro, chi per soggiogare e conquistare chi per difendere la pace e l’equilibrio.
Dopo anni di lotte fratricide Shak Ar Kesh aveva riunito intorno a se potenti stregoni, che ora erano alla guida di enormi eserciti, e con un oscura alleanza preparava l’invasione di tutta Drakken. Dopo tutte queste guerre le popolazioni che combattevano a fianco del Conclave erano demoralizzate e stanche, la fiducia verso i Maghi e il loro potere si era trasformata lentamente in astio e risentimento, fu così che i Re abbandonarono i Consiglieri del Conclave e anzi iniziarono a cacciarli come portatori di sciagure e disgrazie. Quando l’Alleanza delle Ombre calò da Est i pochi fedeli rimasti a combattere a fianco dei Maghi del Conclave non poterono nulla. La mole di quell’esercito era gigantesca, schiere di feroci Mashdernaz, i cavalieri Ombra, seguiti dalle immonde legioni degli Spettri Grigi e ancora Demoni e Draghi al servizio degli Stregoni dell’Est, e a capo di tutti il malvagio Shak Ar Kesh attorniato dalle sue terribili evocazioni, gli Osservatori. Lo scontro fu titanico, Drakken tutta venne scossa sino nelle sue fondamenta. I Cavalieri della Lancia Azzurra, i Golem d’Argento del potente Stebanus, gli Arceri di Almanir e ancora i Saggi Veggenti, i Servitori d’Acqua di Olmeron, niente e nessuno furono in grado di fermare l’orrore, nemmeno il Mistico Bastone di Paldegis. L’oscurità aveva vinto, l’Alleanza delle Ombre aveva preso il possesso di tutti i regni degli umani, i maghi superstiti fedeli al Conclave dispersi nel terrore.
Alla fine del conflitto tutti i regni caddero in mano a qualche Stregone, sotto l’occhio vigile di Shak Ar Kesh, ormai signore indiscusso di tutti i Regni. Le città vennero saccheggiate, tutte le proprietà confiscate e i rivoltosi messi a morte. Vennero destituiti tutti gli ordini, tutte le caste nobiliari e sacerdotali, il potere ora era rappresentato esclusivamente dalla Magia e da i suoi usufruitori.
Ormai gli stregoni trattavano tutti quelli che non possedevano conoscenze arcane come schiavi, poco più che bestie al loro servizio. Col passare del tempo il disprezzo per i Maghi crebbe, sopportare il loro giogo meschino e accondiscendere ad ogni loro minimo capriccio divenne intollerabile. Nel profondo della disperazione lentamente si risvegliò la speranza. Alcuni iniziarono a capire come affrontare gli incantesimi più semplici senza bisogno della magia. Come aggirare l’ostacolo senza inciamparci sopra. Con astuzia e perseveranza piccoli manipoli di coraggiosi iniziarono una guerriglia fatta di attacchi fugaci e repentine fughe. Poco alla volta i margini della rete tessuta dai Maghi iniziò a sfilacciarsi e i rivoltosi iniziarono a crescere di numero. Più i Maghi perdevano terreno più le azioni sovversive si facevano intense ed efficaci e prima che Shak Ar Kesh si rendesse conto di cosa stesse succedendo un esercito vero e proprio aveva cominciato la Guerra di Sterminio dei Maghi. Nessuno si fidava più della magia e tutti erano pronti ad affrontare quel potere incomprensibile e incontrollabile pur di riconquistare la libertà. Il conflitto fu lunghissimo e sanguinoso, durò più di 100 anni e contò milioni di vittime, moltissimi valorosi persero la vita, ma alla fine i Maghi vennero sconfitti e cacciati fino all’ultimo. Anche quelli fedeli al Conclave e ai Precetti dell’Equilibrio vennero scovati e uccisi come pustole di un’infezione da estirpare fino alla radice. Ormai il disprezzo e l’odio per la Magia erano totali, nessuno voleva neanche sentirne parlare, troppo grande il dolore e la pena per tutto quello che era successo da accecare ogni tipo di ragione e lasciare sfogo solo a una rabbia cieca e a un odio indiscriminato.
Il ricordo di queste leggende si perde nella notte dei tempi e non saprei dirvi di certo se ciò che ho narrato è accaduto veramente, tuttavia solo uno sciocco potrebbe pensare che quel vecchio seduto dall’altro lato della strada che predice il futuro possa essere un vero Mago. No figlioli miei, i maghi non esistono, e se mai sono esistiti ora di sicuro non ve ne sono più. Comunque continuate pure a sognare, che è di questo che più avete bisogno.

Nota

Il racconto di Melnedar vuole essere indicativo dei fatti e dare un idea generale della visione della magia in Drakken.
Nello specifico è bene precisare che la magia dei maghi si riferisce ai regni umani, in quanto i nani hanno sempre disprezzato i poteri magici mentre gli elfi si sono sempre affidati ai poteri della natura. Ad ogni modo è fondamentale sottolineare la differenza formale tra la magia arcana e quella divina, dove la prima è assolutamente incontrollata e a discapito di chi la conosce e la utilizza mentre la seconda è supervisionata da entità ultraterrene che ne mantengono l’equilibrio e ne dosano gli effetti.
Nella prospettiva di creare un universo con un limitato contenuto di magia è quindi fondamentale motivare la rarissima presenza di incantatori e il comune senso di stupore e diffidenza nei confronti di fenomeni inconsueti e incomprensibili. Così come l’incontro di creature magiche o razze particolarmente rare, la possibilità di usufruire di oggetti incantati, o la facilità di assistere ad eventi straordinari.


10/07/2006, 18:32
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