STATUTO di Trastaar e LEGISLAZIONE.

Le regole di ferro che sanciscono l’ordinamento collettivo, le funzioni legislative nella repubblica e i poteri di nobili e clero sono formalizzati nell’antico statuto di Trastaar. Tale statuto è preservato da uno spiccato senso conservatore, da una matrice autoritaria tale per cui ogni eventuale proposta di riforma passa molto spesso il vaglio di un’intera generazione di legislatori, spesso senza sortire alcun tipo di successo. L’ordinamento dello statuto è in mano esclusivamente ai casati dei nobili. La chiesa è tenuta almeno formalmente al di fuori dell’organo legislatore della repubblica. La sua influenza tuttavia è veicolata attraverso molti portavoce della nobiltà e si riflette sul panorama dell’intero ordinamento. Tale statuto annovera anche i diritti di cui lo stesso clero gode a titolo permenente.
I Legislatori sono gli esponenti delle famiglie nobili più potenti, essi compongono e sovrintendono all’ordinamento politico della nazione e rappresentano le cariche più alte nel panorama della nobiltà lonita.

1. Il consiglio dei Legislatori è composto da un venerando esponente di ogni famiglia nobile che detenga il controllo di una “Città Regia”. La nomina di “Città Regia” è convalidata dalla benedizione ex-partis dell’Arcipretore. Tutte le famiglie nobili delle repubblica devono vantare una diretta discendenza dagli antichi re della Lonide.

2. I casati che detengono il potere su una “Città regia” sono retti da un governatore col titolo di “Arconte”.

3. I casati che controllano territori meno influenti sono retti da un governatore col rango di “Visconte”.

4. Solo gli “Arconti” possono divenire Legislatori.

5. Il Consiglio Legislatorium deve stabilire una nuova riforma politica all’unanimità (Decreto Regio), motivo per cui spesso sono necessarie settimane, se non mesi interi di accordi e patteggiamenti in sede politica. Per le riforme generiche (Decreto Comune) è sufficiente la sola Maggioranza in Consiglio.

6. Il Magister Legislatorium è eletto per garantire ordine all’interno del consiglio e la vigilanza generale sulla città di Trastaar e sulle terre dell’intera repubblica. E’ eletto per anzianità tra i membri del consiglio e la carica dura a vita. Vigila sull’operato del Consiglio e propone l’ordine del giorno da sottoporre all’esame dei Legislatori.

7. Gli atti politici divulgati dal Consiglio Legislatorium sono sotto forma di Decreti Regi o di Decreti Comuni. Tutti i governatori della repubblica dovranno attenersi e promuovere l’applicazione dei Decreti Regi sul loro territorio e per tutti i cittadini. L’applicazione dei Decreti Comuni (quali tasse e protocolli locali) è facoltativa, ma qualora tali Decreti Comuni vengano palesemente ignorati, il Magister Legislatorium può spingersi ad un’indagine approfondita sull’istituzione inadempiente e correggere di peso tale devianza.

8. Lo Statuto di Trastaar codifica in modo inappellabile la giurisdizione nella repubblica. I Singoli Governatori Locali devono garantire la sua corretta applicazione alla luce della Giustizia per ogni cittadino. I Governatori sono i giudici supremi di ogni disputa nel loro territorio. Tali Governatori sono affiancati dagli organi ecclesiastici dei Giudici di Heltar e dal sacro Magistero del Castigo per svolgere al meglio il loro compito. Per reati e questioni che attengono prettamente la sfera religiosa e sociale la giustizia è consegnata dal singolo governatore direttamente in mano all’inquisizione della chiesa.

9. Nel caso di una disputa tra Governatori locali interviene direttamente il sacro Magistero del Castigo per applicare la giustizia divina di Heltar in accordo con il Magister Legislatorium.

10. Il Magister Legislatorium non è nominato regnante e non potrà vantare in vita diritti di successione alla sua carica.

11. I Governatori potranno regnare per diritto di sangue sui loro territori nel rispetto dello Statuto e dei Decreti Legislatori. Potranno amministrare le proprie terre e accordare tra loro le migliori soluzioni di gestione su di essi. Ogni famiglia nobile che governi un territorio potrà far ereditare la reggenza di tale territorio al primogenito maschio che goda di Virtù e Consenso.

12. L’estinzione di una dinastia nobiliare non pone nessuna altra famiglia nel diritto di rivendicare niente da tale mancata successione. Viene posto in mano alla Chiesa di Trastaar (Magistero della Legge) il compito di raccogliere le spoglie di un casato e di conservarne le effigia per i tempi a venire.

13. Sempre alla Chiesa di Trastaar (Magistero della Legge) è dato l’assoluto privilegio di nominare un nuovo casato nobiliare e affidargli il diritto di Reggenza e di Successione sulle terre assegnategli.

14. La Città di Trastaar è posta direttamente sotto la gestione del Magister Legislatorium.

15. Nelle singole famiglie nobiliari il potere del casato è posto nelle mani di una singola persona: il governatore. Altri membri della famiglia godranno dell’appartenenza al rango di nobili ma non fonderanno una nuova discendenza al di fuori di essa, se non col benestare del clero e la nomina a nuovo casato.

16. Nei casati nobili in cui sia presente un Legislatore, l’effettiva reggenza è data in mano ad un famigliare di fiducia che ne supporta i doveri e ne divide i privilegi.

17. Matrimoni tra stirpe nobile e gente comune sono fattibili solo previa cerimonia ecclesiastica. La parte umile all’interno dell’unione viene elevata al rango nobile solo su discrezione della chiesa e rimane tale finchè l’unione non avrà termine. Matrimoni tra nobiltà e servi sono proibiti e al di fuori di ogni concezione.

18. La chiesa di Trastaar (Magistero del Castigo) può promuovere i servi e gli schiavi ad un rango privilegiato solo previo benestare dei governatori locali.

19. La chiesa di Trastaar (Magistero del Castigo) può condannare al rango di servi o di schiavi indistintamente chiunque sia stato già condannato dalla giustizia dei Governatori.

20. La chiesa di Trastaar può reclamare ogni trimestre dai governatori della repubblica una “Decima Maestatis” (un decimo degli introiti delle terre e delle tasse cittadine). Una protezione pari a due decimi dei soldati in servizio presso ogni governatore (“Protectio Animae”) e la libera disponibilità di tre decimi di tutti gli schiavi censiti dai singoli casati (“Operandi Causa”).

21. Le terre di appartenenza esclusiva agli Alti sacerdoti della diocesi di Trastaar (Marche Regie Consacrate) devono sottostare agli stessi Decreti Regi che vengono imposti ai nobili governatori. I Decreti Comuni possono essere tuttavia ignorati.

22. Il “Diritto Familiaris” concede ai servi domestici (Aphirèi) il privilegio di fondare un nucleo familiare a sua volta servo della famiglia ospite.

23. Il “Diritto di Benevolenza” impedisce ai padroni di infierire con pene corporali sui servi domestici (Aphirèi) e i sevi personali (Kalorèi).

24. Il “Diritto di Libera Notula” consente ai servi domestici e ai servi personali di ottenere previo consenso della famiglia ospite e previo atto celebrativo della chiesa, la definitiva libertà.

25. Lo statuto convalida la sola compravendita dei servi domestici e dei servi personali.

26. Lo statuto permette l’affitto della manodopera degli schiavi (Stagirèi) previa domanda presso le corti dei nobili che ne dispongono liberamente.

27. In tutta la repubblica il reato di omicidio arbitrario è punito con il marchio a fuoco di “Telorèo”. I “Telorèi” sono a tutti gli effetti gli schiavi di rango più spregevole. La giurisdizione locale o il Magistero del Castigo può aggravare tale pena.

28. In tutta la repubblica il reato di arbitraria stregoneria è punito con il degrado al rango di “Stagireo”. La giurisdizione locale o il Magistero del Castigo può aggravare tale pena.

29. Il Magistero del Castigo è l’unico organo a cui è dato l’assoluto privilegio di assolvere i reati riconosciuti ad ogni persona che abbia già avuto una condanna definitiva.

30. La religione di Heltar è l’unica riconosciuta degna di reggere e prosperare nella repubblica. Ogni altra fede può essere combattuta e deve essere disincentivata. A seconda del grado di pericolosità, un culto diverso da quello della chiesa di Trastaar può essere ritenuto un nemico da estirpare. In tale circostanze la chiesa può mobilitare i cinque decimi degli eserciti nobiliari ai fini di preservare il proprio dominio di santità e virtù nella nazione.

31. Ad ogni Arconte è concesso il privilegio del conio delle proprie effigia sulle monete. Le monete regolarmente riconosciute sono quella d’oro (Orione, o Sole della Lonide), quella d’argento (Arghentar, o Luna della Lonide) e quella di bronzo (Ebran, o Scudo della Lonide). La moneta di lettral (Lettistra, o Orione Consacrato) è la sola che la chiesa di Trastaar può coniare, il suo valore è di 2 monete d’oro.

32. Ogni giacimento del lettral sul territorio della repubblica è di esclusivo dominio del clero. La chiesa indennizza il governatore locale o direttamente la città di Trastaar con la tassa del “Aureo Regio Dominio” di 100 Orioni al mese per ogni miniera in piena attività.

33. La tassa di costruzione per ogni edificio sul suolo di proprietà di un Visconte è di 70 Orioni. Per un edificio sul territorio di un Arconte è di 150 Orioni. La chiesa non gode di nessun favore di riguardo in merito.

34. Ogni attività che viene fondata in tutta la repubblica deve essere denunciata presso la sede del governatore locale. La tassa per avviare un’attività nei territori di un Visconte può arrivare a 170 Orioni. Per un’attività sui territori di un Arconte occorreranno fino a 300 Orioni. Ogni attività appartenente alla sfera clericale è indennizzata da tale pagamento.

bè, che dire, statuto fitto e intenso, bel lavoro, anche se bisogna avere un po' di pazienza per leggerlo.

Mi chiedo, da dove prendi spunto?
E' materiale che avevi già preparato nel tuo passato?

Con tutti questi dettagli, potresti candidarti a prendre per mano il grupp e fargli fare un giro per Trastaar! ;)

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