La Pretessa di Shellar nel cuore della notte non riuscì ad addormentarsi.
Nella solitudine del Tempio, in un silenzio pieno di messaggi, attese l'alba scrutanto il bianco Obelisco, e si accorse dell'esclusivo privilegio che le era stato concesso.
Era l'unica creatura mortale a poter contemplare il disegno del Fato.
Il respiro della sua Trama rendeva vivo quello che per molti era semplice premonizione. Il Fato viveva. E il suo divenire e mutare lo rendeva simile a qualsiasi creatura vivente, incline al cambiamento, e incapace di sopravvivere con lo stesso aspetto...

Nelle immagini che modificavano la forma ed il contenuto, la Pretessa vide un altro imprevisto mutamento nella Trama del destino, e l'Obelisco parve sussultare. Il pericolo per il quale aveva preparato Faro e Daresdena travolse ancora una volta Luyan, e lo avrebbe messo fuori dai giochi per molto tempo...

Tutto subiva un cambiamento incerto, Faro e Kurg avrebbero ereditato un destino mutevole e imprevedibile...

Aveva concentrato così a fondo le sue attenzioni sui destini dei suoi compagni, che dimenticò di scrutare il destino di colui che manteneva intatto l'equilibrio nel Lambyr...e misterisamente Iblond era scomparso.

La paura della furia di Daresdena parve accecarla per un istante.

Ma la speranza di salvare l'accampamento fortificato di Rashenna era ancora viva.

Mentre avvertiva il sangue che bagnava il bosco di Legiaradia, percepì nel respiro della Trama il bisogno di soccorrere Rashenna e la cultura che tanto a lungo la cittadina aveva donato all’intero Lambyr.

Ma sapeva che la Vestale sarebbe stata un nemico mortale.
Sarebbe anch’essa intercorsa lungo la strada di Luyan?
La risposta per il momento era incerta…quel destino ora sarebbe potuto toccare anche a Faro o Kurg…

Nel frattempo l’Obelisco rivelò i prossimi protagonisti di un’immagine.

Era giunto il momento degli Elfi.
Azhael e Corvo erano attesi al loro destino.

E la Pretessa sperò solo che non sarebbe stato un respiro della Trama a portali proprio verso quella strada dalla quale voleva salvarli.

La leggenda della Tigre bianca e del Corvo rosso

Ed infine la battaglia era cominciata...
...gli eserciti avevano cominciato a combattere...
...le spade venivano estratte, i cavalli lanciati alla carica,nuvole di frecce venivano lanciate verso nemici...
il sangue veniva versato e non c'era più differenza tra nemici ed amici la morte implacabile rendeva tutti uguali...

e Kurg si sentiva come una bestia in catene...
imprigionato dal suo senso del dovere...
..avrebbe voluto essere sul campo di battaglia dove tutto era terribile, ma semplice bastava combattere e cercare di restare vivi...

...presto però sarebbe venuto il suo momento o almeno così sperava...
rincuorato dall'incontro col suo "fratello" di battaglia era pronto a ricacciare gli invasori...

...anche se un'ombra di preoccupazione si faceva sempre più cupa presto sarebbe arrivata la nona vestale la più terribile la più fatale...
...sarebbe stato in grado di affrontarla??