L'oscurità era totale...
Il Necromondo di Karnalia parve emettere un verso cavernoso quando l'ottava pietra scomparve dalla sua corona diffondendo nell'aria un odore intenso di ozono.

Con aria di sfida si tolse la reliquia con le mani ossute e la gettò sulla fredda pietra del pavimento. "Tharbell!", esclamò adirato, "Mia prediletta e sovrana delle favorite di Nerull, ti invoco a me!"
Senza farsi attendere la Vestale aveva percepito il richiamo mentale del Necromondo e la sua anima non morta prese corpo uscendo dall'ultima pietra rimasta sulla corona e apparve innanzi al suo diretto signore.
"Invocate la Rovina, mio Signore. Quale urgente desiderio di distruzione contemplate per me?!", domandò la Vestale.

Il Necromondo si soffermò a contemplare l'oscuro capolavoro di Nerull e l'immenso potere che egli aveva profuso nella sua prescelta.
Una donna scheletrica, martoriata dai segni di armi e dal fuoco indossava un'oscura armatura pesante. I suoi capelli erano bianchi come la cenere e nelle orbite dei suoi occhi splendeva la fiamma della più distruttiva malvagità.
Il re di Karnalia la guardò ammirato. Lei era la più potente e fedele delle servitrici di Nerull, e le avrebbe potuto affidare anche la missione più importante.

"Tharbell, portatrice di Rovina e di Morte, le tue consorelle sono tutte cadute nel preparare l'avvento del nostro dominio di morte..." disse il re a denti stretti, "ma il loro operato non sarà vano se tu porterai a termine la missione che Nerull reclama!”
Lo scheletro della donna parve sorridere e fremere per l’impazienza: “Partirò all’istante per portare la falce di Nerull su coloro che ostacolano i vostri piani mio sovrano”.
“Non così presto, mia adorata consorte”, rispose Karn. “Non così presto. Tra breve infurierà la più grande battaglia che i mortali abbiano mai combattuto da secoli e il loro sangue scorrerà proprio nella Valle del Fato. Vi accorreranno i crociati oscuri del clero della Repubblica, gli eserciti delle famiglie nobiliari, e i loro alleati; faranno la comparsa gli ultimi elfi che non saranno impegnati a difendere quel che resterà della loro foresta, e ogni sorta di alleanza con la Pretessa porterà altro sangue per l’oscuro Nerull.”
Il Necromondo fissò la Nona Vestale e sfiorandole l’armatura incandescente: “Quando il tempo per lo scontro finale sarà prossimo tu porterai il flagello dello sterminio su coloro tanto sciocchi da reclamare una debole guida in una Pretessa mortale…e cambierai per sempre la storia del mio regno!”

Tharbell annuì e chinò il capo. Il suo potere era quanto di più spaventoso potesse mai essersi riversato sul Lambyr da millenni…da molto tempo prima della Grande Pace. Prima che la Corona delle Vestali non fosse scomparsa e avesse regnato il Fato incontrastato.

Ma adesso il Necromondo sapeva che lo sforzo di molti suoi piani lo avrebbe ricompensato e avrebbe goduto per i secoli a venire del favore indiscusso del suo Dio.
“…E non dimenticare di recuperare tutte le pietre!”