Che notte!
7 Ogre morti, un coboldo ultra-resistente, e il menefreghismo di Talandra sulla situazione del gruppo!

L’Elfa dei ghiacci era sicuramente una potente alleata, ma era altrettanto chiaro che non era un Elfa di Medull, e aveva il suo modo, alquanto “unico”, di ragionare.
Corvo Rosso era arrivato da lei pensando avere delle risposte sull’ubicazione dei suoi compagni, ma aveva ricevuto solo vaghe parole come risposta. Poi gli avvenimenti si erano susseguiti in rapida successione, e il mago elfo si era ritrovato, volente o nolente, immischiato in una pesante guerra o battaglia tra Ogri e Coboldi, con Talandra che ne aveva fatto una questione personale.
Oppure il sangue le stava montando alla testa, con tutto questo potere sotto mano. Mah.
Alla fine, Corvo Rosso non poteva evitare di ripetersi la stessa domanda: “E i miei compagni ?”

Il mercante Elfo rimase pensoso. Tutto spingeva a posticipare la domanda all’indomani, con più tranquillità, ma l’aria era ancora elettrica di rabbia, di passione, e di ormoni maschili ogri (e forse anche “ghiacciali”), a presagire una situazione non del tutto risolta.

Corvo Rosso conosceva queste situazioni. Ne aveva viste altre, anche se ora gli sfuggivano di mente.

“Hmmm … su, su! Pensa, concentrati!” si auto-apostrofò il mago. Sentiva infatti che sarebbe stato utile … no, forse “utile” non era la parola adatta, ma anche qui, la sua mente lo stava tradendo … capire meglio, e ricordarsi, cosa c’era di familiare in questa situazione.

(…)

Lontani dai 2 Elfi, il gruppo della Fenice stava per attraversare ignaro l’ultimo Crocevia.
Dopo di questo, un lungo buio aspettava i passi dei nostri eroi.