Luyan Turmas era convinto che l'arte della finzione fosse la più grande virtù che un cantastorie doveva ricercare.
Ogni volta che saliva su un palco, Luyan tesseva con la poesia e la musica un intreccio di magia, arte e finzione che in molti applaudivano con ammirazione...

La potenza della finzione poteva realmente illudere ogni realtà e arrivare a crearne una totalmente nuova.
Poteva con una sola canzone far viaggiare gli spettatori attraverso terre che mai avrebbero potuto visitare....
Poteva infondere agli animi più desolati e privi di speranza un nuovo vigore...
Poteva alleviare i mali del corpo e dello spirito come se non fossero mai esistiti...

Il potere della finzione era davvero prodigioso agli occhi di ogni bardo, e anche per Luyan manipolarlo a dovere voleva dire conquistare l'intero palcoscenico.

Ma quello che l'animo nobile di Luyan non conosceva ancora era il lato insidioso che si celava nell'essenza della finzione: L'INGANNO...

Avrebbe saputo riconoscere l'inganno Corvo Rosso che sul suo cammino vedeva solo Cleori tra solitudine e morte?

Lo avrebbe riconosciuto forse Kurg, a cui sfuggiva la reale differenza tra il suo cavallo e la grassa badante umana??

O lo avrebbe fatto Elemar che in un solo istante era stato ingannato da un colpo d'occhio troppo affrettato???

Avrebbe potuto riconoscere l'inganno Ahiren alla sua seconda occasione, dopo esserne sopravvissuto per pura fatalità????

O sarebbe toccato a Faro Vinto, che più di chiunque altro scrutava con sospetto le ombre di un inganno feroce, e tendeva la minaccia del suo arco oltre il velo dell'apparenza?????

Forse Luyan ignorava ancora la reale potenza dell'Inganno, non sapeva realmente che, se la finzione poteva far sognare, viaggiare e sorridere, l'inganno poteva invece distruggere tutto quanto in un triste risveglio.

E continuava nonostante tutto, anche alle porte del Lambyr, a sognare di esibirsi in un grande spettacolo, ignorando che, se per lui palco e finzione erano ancora molto lontani, l'Inganno lo era molto meno...

A lunedì...

Ma soprattutto...Lexadia, colei che era riuscita ad inganare sia Itra che i suoi stessi compagni, sarà riuscita ad ingannare anche la Morte?
Ma chi era Lexadia in fin dei conti?
Chi poteva dire quali erano i suoi pensieri più nascosti?
Non certo i suoi compagni più recenti, l'incomprensibile Ahiren e l'ermetico Elemar;
Tantomeno gli altri, il saggio Kurg e l'astuto Corvo;
Sicuramente..e questa è la cosa più strana.. nemmeno l'egocentrico Luyan, troppo cieco alla realtà nel suo mondo di spiritelli e piccole veggenti, per ascoltare il cuore della sua compagna più cara.

Questi e alri dubbi ci ha lasciato Lexadia, dubbi che forse domani potremo svelare!

A domani