Un po’ di note off-games sulla vostra situazione e sull’ultima seduta:
Come avete notato, da alcuni miei commenti durante la seduta, non è che gli eventi erano previsti. In questa situazione, siete attori e responsabili degli eventi come e quanto i vostri “nemici” o “interlocutori”. Cosa succede, e il come, dipende quindi dal risultato totale delle azioni di tutte le parti.
Vista la vostra difficoltà ad essere coesi come gruppo, sia out of game che in game, mi permetto un analisi out of game per fare sia un po’ di luce, che per farvi trovare una vostra propria strada per un divertimento globale in questa campagna.
Mi sembra ovvio, e naturale, che
come gruppo non siete adatti ad una campagna dove molto ruota intorno alla politica, alla gestione dei territori, ecc.
Questo anche perché mancano le persone che sarebbero più adatte a questo ruolo (e cioè Corvo Rosso e Elemar).
Il gruppo si trova molto meglio nei problemi “meno grandi”, e con un nemico o situazione ben definita da affrontare.
Per questo, la prossima seduta vi chiedo lo stesso sforzo che farò io: cioè,
fare in modo che vi ritroviate, tutti, in game, per muovervi insieme verso altre avventure, meno politiche e meno complicate. Per me sarà uno sforzo non perché mi piace fare avventure politiche, ma perché mi toccherà “forzare” un po’ la vostra mano per spingere tutti in un'unica direzione, invece di lasciarvi carta bianca come avete fatto fino ad adesso. Credo sia la strada giusta per il divertimento di tutti: meno problemi, più azione, più pathos, e la definizione stessa letterale di “partire all’avventura”.

Quindi, in sintesi, vi invio verso Firav: le lettere diplomatiche agli alleati saranno mandate, e i risultati, se siete bravi nella missione/viaggio, li potrete ottenere e vedere al vostro ritorno.
Avete perso però una settimana. E fatto precipitare la situazione diplomatica tra Lambyr e Lonius.
Vi dico chiaramente che avete poco tempo, prima che la mappa politica del Lambyr sia ridisegnata per sempre; al contrario di voi, Lonius ha giĂ le sue armate pronte.
Ora, l’elenco delle cose belle e brutte fatte in queste ultime 2 sedute.
Cominciamo dalle belle cose:-
utilizzare e sfruttare la Vice-Regina per ottenere una pace duratura, anche grazie allo Specchio: un ottima idea, che poteva dare i suoi frutti. Ci eravate quasi riusciti. Era, in realtà , molto più difficile di quanto potevate pensare, ma sia per fortuna, che per “caso”, avevate scelto la via la meno rischiosa e la più semplice. Vi mancava solo una cosa: proteggere la Vice Regina fino a Shellar.
Vi spiego meglio: come ha intuito Luyan, un po’ di gente vi sta tenendo d’occhio, è vero. Ma c’è da ricordarsi che siamo in un mondo low-magic. Pochi possono “scrutare” gli altri. Yanira può farlo, per esempio, ma di certo non può “ascoltare”. Quindi qualsiasi sistema di “spie” ha i suoi difetti. Shellar è protetta piuttosto bene, e infatti avevate sconfitto rapidamente il tentativo di infiltrazione delle ombre.
Anche la Vice Regina era tenuto sott’occhio. Eravate però riusciti, senza volerlo, ad allentare la sua sorveglianza, con la missione mezza-fallimentare di Daresdena e l’Elfa. Poi a sorpresa va Yanira stessa, ed ottiene grandi risultati in pochissimo tempo, e mette le basi per cementare il tutto in pochi giorni. Quando i nemici ne vengono a conoscenza, è quasi troppo tardi, e a parte mandare qualche ombra assassina, non possono fare.
Ahimè (per voi, che non prevedete tale evento), riescono nell’intento. Rimane però il fatto che se gli eventi non avessero giocato a vostro favore cosi incredibilmente, ottenere l’appoggio della Vice-Regina non sarebbe stato cosi facile.
-
ruolare di Marina con la Vice Regina: ottimo, niente da dire.
-
le azioni in singolo di Luyan: per uno che è stato mandato in una missione suicida, hai fatto in generale buone azioni. Buona inventiva, e ottimo utilizzo delle tue risorse. Non sempre, ma un buon 90% delle volte. Il che è un ottimo risultato.
-
partire in Viverna a vedere con i vostri propri occhi Ramnya. Questa parte deve essere ancora conclusa. Ve la state cavando bene finora. Vediamo che altri vantaggi riuscite ad ottenere da questa tetra situazione.
Ora passiamo alle cose meno belle:-
mandare Luyan a Lonius : credo che peggior scelta non potevate farla. Anche se fosse arrivato al Senato, solo la sua presenza sarebbe stata un insulto. Certo, a questo, per fortuna, avrebbe potuto pensare Luyan, camuffandosi. Rimane il fatto che era una pessima mossa, e non ci sono attenuanti per averla solo “pensata”. Una semplice ranger era a questo punto 100 volte meglio.
-
Non scappare prima, con la Ranger, una volta scoperto il tradimento: anche questo è un mistero. Luyan, lo gnomo ti avverte dell’imminente tradimento e tu che fai ? Non solo non te ne vai, ma aspetti di vedere cos’altro può succedere, e fin qui, ci sta anche, hai uno gnomo invisibile che fa da palo, ma poi, quando lo gnomo esce, te ne vai anche tu, lasciando la Ranger SOLA ed IGNARA nella casa, mentre tu vai in giro in città , senza che Ukuk lo sappia ?
Sei stato fortunato che Ukuk ti abbia trovato PRIMA che tu tornassi alla villa. La morte della Ranger (perché siete consci che è morta, vero ?) rimane sulla tua coscienza.
-
non prepararsi a 360°: anche se era possibile la pace (non avrebbe cambiato le possibilità di fare comunque il viaggio a Firav, in un più lontano futuro), il fatto di non volere rinfoltire le armate del Lambyr è una semplice eresia. La Storia, che voi tutti dovreste conoscere, in quanto avete studiato, a scuola, ve lo dice a chiare lettere: Si Vis Pacem, Para Bellum, si dice, e non a caso. Nessun paese, soprattutto ricco, e con armate alle frontiere che hanno già invaso in parte, può pensare di discutere di Pace se non ha le carte in regola per affrontare (o dissuadere) una Guerra. Perché i trattati si fanno solo con chi vuole farli, e se questi sono vantaggiosi per le parti. Tutto, nella precedente campagna di Cristian, spingeva nella direzione “Lambyr sotto invasione, e legalmente” (in quanto non aveva pagato i debiti e il trattato era diventato nullo).
Bene, ora che questo è stato detto, ritroviamoci tutti Mercoledi prossimo, verso un nuovo inizio, insieme.
