
Avventurrieri e stereotipi
Da un po' di tempo sto sviluppando una certa allergia verso gli stereotipi del gioco di ruolo, in particolare sui background dei personaggi e il loro comportamento.
Mi chiedo quanto sia utile avere il solito avventuriero con madre e padre morti straziati dai cattivi di turno, o dallo stupro della madre da parte dei drow o dalla sorella imprigionata o dalla fidanzata trucidata... non so, ma devono essere sempre queste le motivazioni per creare un personaggio?
E' vero, l'avventuriero affronta cose al limite dalla pazzia (mostri, incantesimi debilitanti, omicidi di gruppo) che possono cmq portare una mente, dal passato incerto, a proseguire per questa via, ma poi penso ai Frodo, Sam, Pippin che sono l'esempio opposto: semplici persone che per un'ideale, per coraggio e per il Bene, sfidano la follia.
Lo stereotipo può sicuramente aiutare a instradare un giocatore a interpretare meglio un personaggio, con delle guide ben definite, ma spesso questi sono personaggi molto solitari e indipendenti che male si adattano al concetto di gruppo.
Un esempio calzante: come vedresti un film interpretato da Drizzt, Raistlin, Conan, Elric...?
La mia domanda vien da sè: come fanno questi personaggi a stare tutti assieme?
Non è forse meglio pensare a un personaggio che meglio si adatti al gioco di squadra?
zoltar