L'elfo che entrò nel tempio si muoveva con un passo tanto leggero da dare l'idea che i suoi piedi non toccassero nemmeno il terreno eppure il corpo, protetto dall'armatura di cuoio dalle sfumature della foresta, mostrava muscoli forti e tesi. Quelli di chi ha dedicato la sua vita al combattimento.
Il lungo mantello bianco degli squadroni di elite ranger sfiorava il pavimento ad ogni passo del silvano, accompagnando quello che pareva un volo sospinto in avanti da chissà quale magico vento. Anche i lunghi capelli castani assecondavano il suo lento incedere. Lento ma deciso.
Al fianco sinistro due spade lunghe dalla lama ricurva pendevano ben allineate una sotto l'altra. Splendenti e lucide, e certamente forgiate dalle mani dei maestri della stirpe dei boschi. L'acciaio vibrava leggero, rilasciando nell'aria il suono quasi impercettibile di campanelli d'argento.
Al fianco destro invece, bianca come il suo mantello, l'impontente tigre avanzava silenziosa assecondando il passo del suo padrone. Se si fosse alzata sulle zampe posteriori avrebbe potuto superarlo in altezza di qualche palmo, eppure anch'essa pareva eludere le leggi del peso e della gravità. Elegante come una regina. Letale come un demone candido.
I tratti eleganti del viso - inevitabile eredità per i discendenti della razza elfica - celavano una durezza particolare, mista ad una sorta di tristezza indissipabile. Lo sguardo fiero di occhi d'oro e il mento alto donavano al ranger un aspetto sicuro: certamante non era l'ultimo dei soldati.
Quando gli occhi del silvano incontrarono quelli dell'Eletta, alla donna parve che egli guardasse ben oltre le sue iridi. Scavando fin nel profondo del suo animo. "Lady Cleori mi manda dall'Eletta."
Un ruggito basso e roco seguì le poche parole di Azhael. Anche Mamylah voleva presentarsi.

FaroVinto sorrideva, perchè avrebbe portato delle piacevoli notizie, ma la sua curiosità era nel vedere l'espressione del gigante di giada, nel reincontrarsi con un vecchio amico.

"Azhael, questa è Yanira de Nix Pretessa di Shellar, Sacerdotessa del Fato, MA prima credo che che tu voglia riabbracciare qualcuno"

"Kuuuurg!"