
Re: Helletrio Orlan'D'Elled - FaroVinto
Biell era pietrificata dallo spavento.
ll ragazzo umano chiamò le guardie.
Helletrio era così sconcertato da non preoccuparsi dell'arresto e la seguente carcerazione.
Nemmeno le botte prese in cella dai sui detrattori che lo riconobbero come "lo strano che cercava la cantante elfa".
Due mesi dopo la porta della cella si aprì e davanti a Helletrio c'era Atheano, il miglior amico di Venst, lo stesso che cinquant'anni prima era di scorta alla principessa di Medull.
"Mi spiace ragazzo...tuo padre ha preso la Grande via"
Helletrio, come se fosse cosciente della notizia: "PERCHè?! Perchè
tutto questo?!"
"Venst ha cercato di fermarti ma non l'hai ascoltato."
"Ma io dovevo cercarla!!! Poteva esserle capitato qualsiasi cosa! Perchè FERMARMI?!"
"Perchè Lui lo sapeva.
Da due anni"
Atheano abile spia dei servizi segreti ammirava l'acerbo modo di fare del ragazzo che, nonostante fosse spinto da forti sentimenti, sapeva affrontare i suoi interlocutori a volte con diplomazia a volte meno.
Decise, spinto dal ricordo del suo migliore amico, di insegnare a Helletrio l'uso delle armi e l'arte investigativa.
Helletrio iniziò a risolvere diversi casi: dalla scomparsa di un ragazzino perso nelle miniere di ferro, a un omicidio passionale legato alla nobiltà corrotta della città .
Vedeva gli uomini come dei libri aperti ma non solo per quello che vi stava scritto sulle pagine ma ne osservava anche il tipo di carta, le rifiniture, l'odore della copertina...
Si fece chiamare "Faro Vinto".
"Faro" per ricordare il triste episodio, ma anche per simboleggiare un punto di riferimento che le persone cercavano nella speranza di ritrovare i propri cari.
" Vinto" come sconfitto ma con la speranza che un giorno quella parola cambiasse il suo significato.
