Nella Città Baluardo di Shellar, nel cuore del Lambyr, per più di 700 anni ha vigilato il potere di una pretessa che sola tra i mortali custodiva il segreto del Vaticinio.
La prima Pretessa di Shellar, che fondò le basi per la costruzione del Tempio del Fato, fu Semmistra. Ella era un tempo una guerriera di Eraistos che proveniva dalla città stato di Firav, sulle montagne di Rame.
La Selith depose per sempre le armi e abbandonò la sua gente. Seguì la chiamata del fato e raggiunse la valle boscosa.
Lì fondò la Sorellanza, un'organizzazione per la maggiorparte costituita da donne votate alla difesa della valle, iniziò la costruzione della città di Shellar (nel dialetto di Firav vuol dire Forte-Destino) e affrancò la valle selvaggia dall'autorità di Lonius sotto tutela della Corte Elfica.
Dopo Semmistra seguirono decine e decine di generazioni di Pretesse, tutte dotate dell'unico talento che il fato tramandava sull'erede designata; e così fu fino al giorno della discesa su Shellar di una sgualdrina di Nerull, Zheshaball, Vestale della Corruzione.
La Città Baluardo fu presto abbandonata, la Sorellanza dovette trovare altre sedi lontano dalla palude che infestava la valle boscosa, e il mito della Pretessa decadde.

Tuttavia la Sorellanza, come tradizione impone, offre accoglienza a quanti desiderano protezione e aiuto, e ancora oggi tutela sotto la propria custodia tutte le fanciulle che possiedono il talento della divinazione, nella speranza che il Potere di una nuova Pretessa si manifesti presto per volontà del Fato.

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