Riflessioni al passato di Lexadia

…Soltanto quando lasciai le terre di Lonius mi resi conto che non esistono città simili a Trastaar al di fuori della Repubblica...
La sua gente vive ostentando una fierezza ingiustificata, un amore carnale per le ricchezze ed il potere.
Per l’Ordine e la giusta legge del Rango.
Non mi accorsi mai prima d’ora di come il ferreo ordinamento impartito dalle caste sacerdotali e l’intera società che ruota intorno ad esso rendesse quelle persone della mia stessa terra schiave di una morale imposta. Di un pensare inappellabile. Dell’unico sentiero praticabile.
Non ho mai ritenuto importante accrescere il mio rango per affermarmi in una società dove contino solo opulenza e status sociale. Dove le parole di un cuore libero fossero cacciate come eresie al confine della civiltà.
Non ho mai pensato di compiacere i dettami di una Repubblica autoritaria e troppo intollerante verso le libertà per rendermi parte integrante di essa.
L’aspirazione di uno spirito libero si infrange invano sulla spada tagliente di una dottrina spietata. E la chiesa di Trastaar affila quella lama ogni giorno, per ogni giorno che sorgerà. Perché sia di monito ai sovvertitori del suo ordine che il castigo di Heltar è pronto a colpire. In ogni momento. Come ha fatto in passato e come sempre farà nel futuro…
Che libertà può esistere in una terra dove la raffinata magia arcana degli incantatori e dei cantastorie è ritenuta stregoneria??
Quale giustizia esiste là dove l’unica forma magica di potere è legittimata dalla volontà di un clero intransigente e del suo avido Arcipretore?
Talan, il vecchio bardo, pagò il fio di tanta intransigenza con la prigionia ed i lavori forzati nelle miniere della Repubblica.
Non fu nulla di più del giusto castigo per la sua unica colpa. La colpa di aver ascoltato il suo cuore ed il magico richiamo alla libertà da tutto ciò.
Mi chiedo solo adesso se un’ultima scintilla di quell’ardore resta ancora nell’animo dell’uomo libero che ho conosciuto.
O se il castigo di Trastaar ha richiamato anche lei alla dura espiazione.
E se ancora penso che non possano esistere altre città simili alla splendente Trastaar oltre le terre della Repubblica…ne sono solo consolata.