Ho molti nomi.
Ognuno racconta una lunga storia.
Ognuno rivela la mia autorità.
Ognuno fa monito del mio potere.

Discendo da un’antica casta sacerdotale elfica che dimora da millenni nel cuore del Bosco Bianco.
I miei antenati venerano Lasgayra, Signora delle nevi, della prosperità e della pace.
Da loro ho imparato il potere della preghiera e del misticismo.
Con loro ho lottato per preservare l’equilibrio della nostra razza e ho difeso i luoghi sacri dai pericoli che strisciano silenziosi tra le nevi...
Mi chiamavano “Odal’Havra” (La Luce Bianca)…

Ho conosciuto il potere brutale e terribile dei Signori delle Caverne che abitano la regione senza Dio dell’Asgamorth.
Ne ho respinto gli attacchi e ne ho acceso le ire.
Ne ho sfidato il potere e ne ho sempre retto il confronto.
Mi chiamavano “Orthann’Ammour” (La Vergine del Gelo)…

Ho ricevuto le false lusinghe degli araldi del Grande Thanato del Tharaon.
Ma ne ho sempre avvertito il pericolo.
Ho scongiurato fino all’ultimo un’alleanza con il Signore del Tharaon e ne ho smascherato le vere intenzioni.
Mi chiamavano “Sinn’Arbel D’Ammour” (La Senza Pace)…

Ho avvertito il male strisciare anche dalle lande del Therithar, le orde degli umanoidi inferiori erano controllate da menti astute e potenti.
Ma ho impresso loro che non razzieranno mai Bosco Bianco.
E molti ne ho rispediti nella casa dell’Immondo Bestiale.
Mi chiamavano “Chest’Nadal Ammour” (La Portatrice del Buio)…

Ho assistito allo scisma dell’Oslandaar, le terre dove il potere segue la forza delle tempeste invernali.
E ho ricercato il male e il pericolo. Gli alleati e i nemici.
Mi chiamavano “Zurein’Ammour” (La Giustiziera)…

Ho ascoltato il passaggio dei profeti a Bosco Bianco.
E ne ho ascoltato il suono a lungo atteso dei loro passi.
Profetizzavano l’avvento dell’unica chiesa salvatrice per i reami del Bianco Sud.
Profetizzavano l’avvento di Nilorion. Signore del Gelo e dell’Inverno. Dell’equilibrio e delle Tempeste.
Mi chiamavano “Rithal’Havra’mmour” (La Luce Ribelle)…

Per molti a Bosco Bianco la nuova fede con la quale ho scelto di combattere i nemici del mio Signore non era concepibile.
In molti si sono fatti nemici nel mio reame. E molti dei miei antenati mi hanno temuto e sono fuggiti alla mia vista.
Mi chiamavano “Cenedr’ha” (La Portatrice di Cenere)…

Ho molti nomi.
E molti ancora devono accompagnare il mio passaggio.
Ma per coloro che ignorano e sottovalutano il mio reale potere...
per coloro che disconoscono Niloryon e il suo verbo...
per coloro che non resisteranno neppure alla prima tempesta...
Il mio nome è THALANDR'AH (LA SENZA NOME)...