La situazione era strana, in viaggio verso questa lontana città Athanara alla ricerca di una compagna perduta forse un'amica cmq di una persona che avevacominciato a sentire vicina.
Notizie frammentarie portavano lì, ma non vi era certezza.
Non tentare però avrebbe voluto dire abbandonarla e Kurg non poteva e non voleva farlo.
La sorte, il destino permise di arrivare nel luogo della celebrazione del matrimonio tra Lexadia e l'Arconte.
Un uomo che aveva già perso 3 mogli in circostanze misteriose. Il capo della chiesa aveva annunciato che la Karnalia non avrebbe attaccato Lonius, strano ritrovare questo nemico nominato in questo luogo in maniera aperta ed ufficiale davanti a tutta la nobiltà.
La situazione però non permetteva interventi.
Non si può mica risolvere sempre tutto con la forza bruta.
Kurg era stufo di farlo. Gli eventi lo avevano sempre spinto ad agire contro il suo volere.
Kurg era una macchina da guerra imperfetta e prima o poi se ne sarebbe accorto.
Comunque questo ora non era importante bisognava pensare a come aiutare l'amica ritrovata.
Ancora una volta però gli eventi avevano cominciato a correre inesorabilmente e Kurg si era ancora una volta ritrovato con le mani sporche di sangue.
I piani erano falliti e l'Arconte ed i suoi subalterni avevano raggiunto il riposo eterno, ma cosa ben più grave Lexadia era morta. La loro rincorsa era stata vana, l'amica era perduta per sempre. Nemmeno il tempo per piangerla che già un altro amico era in pericolo.
Alla fine tutto era rimasto in mano ad una donna, una sconosciuta viceregina del Lambyr.

Ritornati a Campo Pietroso Kurg, non aveva ancora realizzato la gravità della situazione, la perdita dell'amica Corvo forse perduto.
Inoltre la perdita degli oggetti di Lujan e delle Pietre delle Vestali stava rendendo questi sacrifici vani.
Kurg ripensava agli ultimi mesi della sua vita e si accorse che aveva perso molto... troppo, ma non avrebbe mollato ora sarebbe venuto il tempo dello sconforto, del dolore e delle lacrime liberatorie, quel tempo sarebbe arrivato, ma non era questo. Ora era il tempo di continuare di tenere duro di combattere ancora una volta senza risparmiarsi per non avere rimpianti.
Dopo qualche giorno di attesa Petronilla si era presentata col suo seguito annunciando che aveva intenzione di ufficializzare le volontà della defunta Divinatrice.
Durante la cerimonia però Kurg, sentendo il giuramento che avrebbe dovuto fare nei confronti di Lonius, decise di rinunciare.
Non avrebbe giurato fedeltà ed obbedienza a nessuno o sicuramente non a chi non conosceva a fondo.
Rimase inoltre disgustato invece dai suoi compagni di viaggio che mettevano in gioco il loro Onore. Ovviamente non disse nulla ciascuno era libero di fare ciò che credeva.
Ancora libero di illudersi di poter risolvere quello che stava accadendo si trovava ancora di fronte a problemi più grandi di lui.
Intrighi politici, menzogne tradimenti e altro ancora queste cose erano oscure difficili da affrontare. Cosa fare?
Athanara , il Trono d'Argento, Lonius , Medull la Karnalia erano solo nomi, ma Kurg sapeva che dietro a tutto ciò c'erano migliaia di vite. Famiglie di innocenti di deboli che non poteva fare nula se non cercare di sopravvivere e a Kurg sembrava di sentire le urla di dolore e di sofferenza di queste persone e sentiva di dover far qualcosa. Sarebbe morto piuttosto che mollare.
Ed ora ancora in viaggio alla ricerca di un modo di risolvere tutto.