
III° L'origine della malattia
23 dicembre.
Alla mattina un Cervo Bianco tranquillo si avvicina a Ahiren e a Faro Vinto.

Dopo qualche scambio di parole tra il druido e l'animale, la creatura bianca si trasforma in un un bipede: un mezzelfo.
Egli è Iblond, del circolo druidico degli Araldi.

La compagnia arriva all'accampamento di Cleori.
La situazione è abbastanza disperata: malattie e topi hanno portato lo sconforto.

I conglomerati sono immuni alla malattia. La legenda vuole che essi vengono da Trastaar imprigionati nei sotterranei della cittĂ e dimenticati. Per sopravvivere mangiarono l'unica cosa disponibile: i Topi.
Essi erano elfi, goblin, orchi, nani... si accoppiarono tra di loro, stuprandosi, facendo nascere una nuova razza: i Conglomerati. Quando la città si scordò della loro esistenza essi si liberarono e portarono l'Antica malattia.
Il vllaggio di Nevel è diventato la fortezza dei conglomerati.

Le sorti di Lexadia sono incerte, forse è nell'Ambril o forse è morta.
24 dicembre

Incontriamo nell'accampamento una bambina umana salvata dall'assedio di Nevel. La bambina è una piccola veggente.
Partiamo per la zona chepotrebbe essere la sorgente della malattia.

Ahiren si trasforma in falco e Iblond ci accompagna per tutto il viaggio.
All'imbrunire arriviamo nel luogo infestato. C'è un gigantesca creatura pelosa morta, divorata dai topi.
Una massa sta divorando una piramide di cadaveri umani alta pĂą di 5 metri.
I topi iniziano ad accorparsi e a formare una figura umana e prende forma: una donna.
Una strega terribile.
La non vita.

Il megaterio prende vita, i topi che lo ricoprivano si spargono per la zona circostante.
La compagnia si trova davanti a a un terribile avversario.