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 Morte e Resurrezione 
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Iscritto il: 23/03/2006, 23:23
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LocalitĂ : Milano
Messaggio Morte e Resurrezione
Un tema che non si è ancora affrontato e che comunque presto o tardi (spero tardi) si affronterà è la questione della morte e della resurrezione.

C'è una buona cosa nella 4a edizione, una "regola" che dice molto semplicemente, se sei di:
1° - 10° lvl quando muori sei morto.
11° - 20° lvl quando sei morto, puoi risorgere, ma non sarà un compito semplice, tippo paga il chierico che ti riporta in vita, ma la ricerca dello spirito del defunto per farlo ritornare nel suo corpo.
20° - 30° lvl morire è solo un rallentamento per la vita del personaggio.

Visto così, si entra in un'ottica ben chiara e che forse è da tempo cerchiamo: se giochi un personaggio da 20° - 30° entri in uno stile di gioco che ben si discosta dalla mortalità a cui siamo abituati giocando, in definitiva si gioca un D&D semi divino.
Lo stesso vale dal 11° - 20° si ha la caratterizzazione simile alla leggenda, come quella greca che ci racconta di personaggi nell'Ade alla ricerca dei propri cari, o a quelle nordiche nel regno di Hel.

Se l'idea di Drakken è quella di un mondo low magic a questo punto credo che l'approccio "viaggio nel regno dei morti per recuperare l'anima del compagno" sia più accettabile anziché cercare il chierico di alto livello che ti può resuscitare.
Magari partendo da questa idea possiamo anche dare una sterzata al modo di vedere le divinitĂ  e il loro collegamento materiale su Drakken e anche definire meglio a che livello si vuole giocare/arrivare.


zoltar


01/02/2008, 14:13
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Iscritto il: 03/07/2006, 23:20
Messaggi: 149
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Questa cosa della divisione in tre fasce della 4a lascia un pò il tempo che trova.mi spiego meglio: rianimare i morti lo può lanciare solo un chierico di 9° quindi 1-8 liv è mooooolto diff. ritornare in vita; dal 9-20 è +o- normale; dal 21+ chi ti ammazza più?
Fatto questo commento puramente regolistico trovo molto carino il discorso della quest per riportare l'anima del defunto in vita anche se per Drakken mi immaginavo una situazione di questo tipo:
Gli Dei sono esseri superiori(sono sempre esisti? si sono elevati a tale rango da soli?) che donano i loro poteri ad alcuni mortali(anche quello di resurrezione)perchè diffondano il loro Verbo. Questo perchè quando qualcuno muore, a seconda della sua fede, la sua anima va ad ingrossare il potere della divintà finendo nel suo paradiso/inferno.
Ipotizzano le anime come potere si potrebbe supporre che a Marva gli girerebbero abbastanza se ogni due per tre la Cleori di turno si mette a resuscitare dalla mattina alla sera piochè lei perderebbe il suo potere(addirittura essenza divina che deve essere nutrita dalle anime dei fedeli).

Il bello della magia sacerdotale è che dipende dalla divinità quindi si può decidere che solo in alcuni casi un dio permetta il ritorno dell'anima nel corpo. Inoltre è anche l'anima stessa che per libero arbitrio può scegliere se tornare alla vita terrena o godere delle grazie dell'aldilà(quà ci si può sbizzarrire visto che un pg potrebbe preferire una morte gloriosa piùttosto che fare il "ritornante".)

Inoltre se tu sei preghi Eraistol col cavolo che Marva ti riporta in vita(o meglio, si!magari ti riporta in vita ma col cavolo che Eraistol ti fa tornare in dietro.)

Ma cosa succede alle anime degli Atei.. esse si reincarnano in un altra forma ridando nel processo le energie al Pianeta. Questo processo introduce un altro inc druidico che può dare problemi cioè reincarnazione. Il soggetto se vuole può al posto di aspettare di reincarnarsi farlo subito e a caso gli verrà data una nuova forma..Certo per logica Elemar non potrà reincarnarsi perchè non ci crede e vuole finire nel suo paradiso guerriero;così come Corvo Rosso che prega Stibiel.

Queste coniderazioni logiche possono fornire al DM dei mezzi per interpretare le varie situazioni(spero non frequenti) di morte dei pg, mettendo dei paletti alla possibilitĂ  del ritorno in vita che deve essere "Credibile","Contestualizzata" e "Funzionale alla Narrazione".

PS:per chi legge solo l'ultima riga di un post Kmetrico il succo è: Evitiamo di
sparare Resurrezioni a cazzo o di "battere i piedi per averle"
(ma soprattutto di non averne bisogno);senza però farsi spaventare dal "troppo magico".
Viva la Coerenza!!!!!!

_________________
Sconvolto rimase il diavolo quando comprese quanto osceno fosse il bene e vide la virtĂą nello splendore delle sue forme sinuose.


01/02/2008, 15:48
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Iscritto il: 27/04/2007, 16:06
Messaggi: 471
LocalitĂ : Falkovnia (OOC: Milano)
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Interessante l'approccio della 4ed.
Che implica infatti un sistema diverso della 3.5.

Ora, Drakken è Drakken, quindi si può decidere quello che vogliamo, anche se questo va contro la 3.5.
Il problema Ressurezioni, come discusso ieri, per ora non si pone, nel gruppo.
Nessuno ha il potere di fare risorgere.
E non ci sono chierici nel gruppo.
Esistono chierici cosi potenti in Drakken da fare risorgere qualcuno ?
Dubito.
Da quello che vedo, Drakken essendo low-magic, la gente nasce, vive, e muore (da eroe).
Ma non risorge.

L'idea di andare a cercare l'anima di qualcuno è intrigante.
Magari per farlo dovresti per forza passare da una porta di Thiavalas.
Visto che le porti portano ovvunque.
Ma dovrebbe essere comunque un concetto limitato, sia nel tempo che nel numero.
Cioè: non si va a cercare di ressucitare qualcuno solo per sport. Farlo dovrebbe implicare appunto una vera e propria quest, dove si rischia (tutti) la morte, o magari anche peggio (cioè, dove si SA che il prezzo da pagare sarà la morte, il che implica farlo soltanto per cause disperate).

Come dice il druido, se ERAISTOS (e non Eraistol) non vuole che qualcuno ressusciti Elemar, beh, costui rimane tranquillo al paradiso della guerra (visto che di Paladino si tratta).
La ressurezione, quindi, tramite chierici è per ora un punto, è vero, problematico, ma non attuale, e quando semmai succederà, basterà discuterne. E semmai, decidere che tale magie (ressurezioni) non sono semplicemente fattibili (perchè appunto la divinità non le concede).

Per quanto riguarda Elemar, il caso è semplice.
Benche mi piace molto il PG, se muore, non sarebbe d'accordo ad essere rissuscitato tranne se fosse un caso veramente di problema mondiale (cioè, fosse l'unico con la conoscenza / potere tale da cambiare il mondo ; il che, ammettiamolo, non succederà mai).
Dove finirĂ  Elemar ?
Probabilmente al paradiso della propria divinitĂ .
Magari anche nella Spilla di Eraistos (quella di Famiglia), se avrà figli (visto che è l'ultimo della sua generazione).

_________________
Perla di Ahiren:

"Divertente.. potrei riassumere il cambiamento dalle varie edizioni con frasi chiave tipo:
2ed : A discrezione del Master!!
3ed: Aspetta devo controllare il manuale...
4ed: Ma siamo sicuri che SERVA il Master?"


05/02/2008, 11:45
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