300409 aldilà del ponte di legno

4/05/2009

Ancora storditi di meraviglia, ci avvisano che la cena è alle 18.30. L’italiano che è in noi rinsavisce e commenta: uè in ospedale alle 6emezza mi danno l’aperitivo!

Alle 18:35 corriamo alla sala da pranzo, svoltato un angolo ci blocchiamo, il sogno.
Un ponte di legno illuminato sopra al fiume.
Dall’altra parte ci fanno segno che dobbiamo sbrigarci mentre timidamente camminiamo con lo stupore in bocca.
E ancora.
Arriviamo in una grande sala di tatami con diversi pozzetti rettangolari in cui c’è la brace e che scalda gli spiedini di carne, il pesce infilzato e la pannocchia. Uno è per noi.
Due sedili con tavolini ricolmi di delizie della cucina keiseki.

Non ci sono parole.

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